Thursday, October 7, 2010
Problems With Incontinence When Swimming
Non che adesso non lo sia, ma da piccolo ero veramente fantastico. Ero biondo, dettaglio insignificante se non fosse che in seguito alla mia corruzione morale son diventato anche brutto, castano, con gli occhialoni e il caschetto da effeminato. Quindi ricordatevi, il male rende deformi. Ora, lasciando stare il ritratto di Dorian Gray, torniamo alla mia perfezione. Dicevo, ero la rappresentazione vivente della kalokaghatia: bello e puro; andavo a scuola dalle suore e non avevo mai detto una parolaccia. Non avevo mai sentito una parolaccia, non avevo neanche idea potesse esistere una cosa così depravata e sporca e irrispettosa verso Dio e gli uomini e lavati la bocca e sei un peccatore e brucerai all'inferno, e signora Suora c'ho cinque anni, mi chiamo Salvo e sono biondo, non so se mi spiego, fossi un po' più vecchio e brutto la manderei sonoramente a cagare ma per adesso mi lascio plagiare dalle sue dottrine repressive. Le parolacce forse le avevo sentite, forse addirittura ripetute, perché non credo sia possibile che siano comparse nella mia vita come dei funghi, ma per me non contavano niente, nel mio animo candido non c'era spazio che per sentimenti di casta riverenza to the deity and pre-established order. Now that I think the first time I heard a bad word was during one of the very few quarrels of my parents, was a "fuck" really beautiful, liberating, a divine creation. I was entranced by the feeling inherent in that word, but the sudden repentance and apology of the sinner, I am convinced that this wonder was not really a creation of the devil, a temptation I never had to leave, because the context in which I had heard caused me grief. From that day I pretended not to know the dirty words and I think if I had not remembered now, I would have been convinced for life that knew the blond, a bit 'like with bestemmie, non mi sono accorto di loro finché non ne ho appreso il senso più pieno, ma per capirle avrò pur dovuto sentirle, no? E invece niente, la mia prima bestemmia l'ho sentita a dodici anni (quando avevo smesso da un pezzo di portare il caschetto e andare a scuola dalle suore) e ripetuta poco dopo, in un pomeriggio di studio, mentre gli altri giocavano a pallone. Certo, oggi bestemmio come un turco, ho i capelli corti e evito di portare gli occhiali anche a costo di farmi bruciare gli occhi, ma non dimentico che se sono quello che sono, grande merito ha la parola "minchia". "Minchia" mi ha reso libero dal giogo della morale cristiana, "minchia" mi ha sollevato nei pomeriggi infelici, "minchia" mi ha fatto riflettere sui problemi della vita, "minchia" non è più una parolaccia, è un tratto della mia personalità e lo sfoggio come tale con una disinvoltura che fa arrossire il bimbo biondo che ero e che sarei stato se non fossi diventato sporco e immorale. Minchia. Minchia, minchia. Minchia. Come suona bene; sembra quasi che la mia bellezza infantile si sia trasferita in questa parola. Minchia: son di nuovo biondo.
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